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Questo blog è una raccolta di film a tematica lesbica, gay, bisessuale, transessuale (queer) nata il 28 novembre 2012 con lo scopo di condividere e far conoscere proprio questi contenuti, contenuti che in Italia vengono raramente trasmessi nella sale cinematografiche, vuoi per motivi di distribuzione, vuoi per scelte "etiche"...
Questo è il motivo per cui, la maggior parte dei film, in genere i più interessanti, è sottotitolata in italiano.
La cineteca è in continuo aggiornamento, per il momento ci sono circa 700 film, ma ce ne saranno di nuovi a breve, stiamo lavorando per te.

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Se non riesci a vedere i film correttamente è perché devi cambiare i file DNS.
Nulla di complicato, se non sei pratico chiedi aiuto ai moderatori, puoi trovarli, in genere, dopo cena.
Oppure segui i consigli del tutorial (qui per Mac)

Perché dovrei cambiare i DNS?
Non è una nostra imposizione, anche noi ne faremmo volentieri a meno, ma purtroppo, l'Italia, ed altri paesi della comunità europea, impongono blocchi alla rete attraverso i DNS dei provider che limitano o (come nel nostro caso) inibiscono del tutto l'utilizzo di certi siti da parte degli utenti.
I blocchi sono solitamente spacciati come misure a tutela del consumatore, ma in realtà si tratta spesso di provvedimenti protezionistici volti a tutelare gli interessi di pochi.

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Dopo una denuncia di Medusa film, il tribunale di Roma, ha disposto l'oscuramento di VK (il famoso social network russo) e di altri siti di streaming gratuito che permettevano la visione dei film nel nostro blog ed in tantissimi altri.
Per aggirare questo problema sarà sufficiente cambiare il dominio nella barra degli indirizzi con un ".ru" al posto del ".it" e riavviare. (Qual'ora cambiare il dominio non risolvesse il problema sarà meglio, facendo vari tentativi, cambiarlo con un'altro, europeo fino a trovare quello che ci permetterà la visione.)








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Tendenze

Scheda:

Bernard and Doris

E' la storia degli ultimi anni della miliardaria Doris Duke ("regina" del tabacco) e della relazione col suo maggiordomo gay, l'irlandese Bernard Lafferty, al quale lascerà in eredità, alla sua morte avvenuta nel 1993, la sua intera fortuna (valutata in 1.2 biliardi di dollari). Questa eredità, forse la più grossa mai avvenuta nel mondo, non fece comunque la felicità di Bernard, che morì tre anni dopo a soli 51 anni di età. Il film inizia con l'arrivo, nel 1987, di Bernard alla porta della casa di Doris Duke come nuovo maggiordomo. Quello che segue è il racconto delle probabili situazioni e vicende che hanno portato Bernard al primo posto nel cuore di Doris, diventando suo esclusivo confidente e amabile compagno sia in casa che nei viaggi, mentre con impegno continuava a curare gli interessi economici della famiglia. Il loro legamo diventa così forte da superare anche la ricaduta di Bernard nell'abuso di alcoolici che lo costrinsero ad un anno sabbatico di riabilitazione. Fino all'anno della morte di Dorris nel 1993, Bernard le fu costantemente al fianco nel ruolo di migliore amico e consigliere fidato, nonostante lo scetticismo e i dubbi sulle sue qualità di amministratore finanziario che provenivano da uomini d'affari, avvocati e dottori della loro cerchia. Il film cerca di spiegare come sia stato possibile che in soli sei anni, un omosessuale alcoolizzato sia potuto diventare l'erede unico di un capitale immenso, che sarà origine di cause legali e titoli sulle prime pagine dei quotidiani di mezzo mondo. Grande merito della riuscita del film è dovuta anche alle performance dei due protagonisti, una disincantata Sarandon e un ammaliante Fiennes, entrambi indimenticabili.

Trailer:

Guarda il film:

Il Dubbio - Doubt


La storia, ricavata dall'omonima piece di John Patrick Shanley, è ambientata nel 1964 all'interno di una scuola cattolica del Bronx dove Sorella Aloysius (Maryl Streep), la suora direttrice, pensa che un insegnante prete, padre Flynn (Philip Seymour Hoffman), dimostri troppa attenzione verso uno degli studenti, Donald Miller (Joseph Foster). Nel testo teatrale, che dal suo apparire quattro anni fa ha raccolto tutti i premi disponibili (in Italia è stato rappresentato con Stefano Accorsi nel ruolo del prete), Aloysius è presentata come una figura malvagia che combatte contro un eroico prete che viene accusato per la sua troppa attenzione verso l'unico studente nero della scuola. La madre di questo scolaro confessa alla superiora che suo figlio è gay e che apprezza le attenzioni del prete mentra a casa il padre lo picchia regolarmente per i suoi modi effeminati. Il dramma appariva quindi assai meno orientato contro lo scandalo della pedofilia ma piuttosto indirizzato contro il potere gerarchico e la misoginia della chiesa. Curiosamente a teatro il ruolo della superiora malefica era stato assegnato ad attrici lesbiche (Cherry Jones, Linda Hunt). Nel film il regista ha scelto di mettere in ombra la problematica gay sia per lo scolaro nero (che nel film non appare effeminato) che per il prete, pensando forse che per quegli anni un ruolo gay più appariscente sarebbe stato difficile da credere.

Trailer:


Guarda il film: 

Il primo giorno d'inverno

Il film racconta la storia di Valerio, un adolescente solitario che osserva il mondo dei suoi coetanei stando in disparte. Valerio ha una sorella di dieci anni, un vecchio motorino e due nemici che lo tormentano. Un giorno però gli si presenta una possibilità, finalmente può vendicarsi provando a combattere con le stesse armi del nemico. Ma ad attenderlo troverà solo il dolore e la disperazione. "Il film affronta temi presenti, talvolta anche in modo drammatico, nel mondo degli adolescenti - dichiara Mirko Locatelli, il regista - è una riflessione sulle relazioni basate su prepotenza e sopraffazione: racconta una storia di bullismo e identità sessuale in adolescenza, il bullismo meno visibile però, quello che non agisce esclusivamente perpetrando violenza fisica ma che si manifesta attraverso altre forme di prepotenza che determinano l'esclusione dal gruppo e l'emarginazione di chi è considerato diverso. Parla di ragazzi vicini fisicamente ma personalmente soli e abbandonati, figli di una società omologante che li ha abituati a pensare individualmente e ad esprimersi con il linguaggio della violenza, ragazzi che spesso faticano a trovare unità in un progetto comune e che, spinti dal disprezzo per le diversità, non possono che generare dolore ed emarginazione, rischiando di esserne a loro volta vittime.

Trailer:


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