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Questo blog è una raccolta di film a tematica lesbica, gay, bisessuale, transessuale (queer) nata il 28 novembre 2012 con lo scopo di condividere e far conoscere proprio questi contenuti, contenuti che in Italia vengono raramente trasmessi nella sale cinematografiche, vuoi per motivi di distribuzione, vuoi per scelte "etiche"...
Questo è il motivo per cui, la maggior parte dei film, in genere i più interessanti, è sottotitolata in italiano.
La cineteca è in continuo aggiornamento, per il momento ci sono circa 700 film, ma ce ne saranno di nuovi a breve, stiamo lavorando per te.

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Non è una nostra imposizione, anche noi ne faremmo volentieri a meno, ma purtroppo, l'Italia, ed altri paesi della comunità europea, impongono blocchi alla rete attraverso i DNS dei provider che limitano o (come nel nostro caso) inibiscono del tutto l'utilizzo di certi siti da parte degli utenti.
I blocchi sono solitamente spacciati come misure a tutela del consumatore, ma in realtà si tratta spesso di provvedimenti protezionistici volti a tutelare gli interessi di pochi.

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Dopo una denuncia di Medusa film, il tribunale di Roma, ha disposto l'oscuramento di VK (il famoso social network russo) e di altri siti di streaming gratuito che permettevano la visione dei film nel nostro blog ed in tantissimi altri.
Per aggirare questo problema sarà sufficiente cambiare il dominio nella barra degli indirizzi con un ".ru" al posto del ".it" e riavviare. (Qual'ora cambiare il dominio non risolvesse il problema sarà meglio, facendo vari tentativi, cambiarlo con un'altro, europeo fino a trovare quello che ci permetterà la visione.)








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Tendenze

Scheda:

Ciao

Ciao, titolo che richiama il modo italiano di dire good-bye, è la storia di un nuovo inizio che scaturisce in seguito all'incontro di due persone straniere dopo la morte di un comune amico. Quando Mark improvvisamente viene a mancare, lascia solo Jeff, il suo primo amante e migliore amico. Mark aveva conosciuto in chat Andrea, un ragazzo italiano col quale aveva avuto una lunga corrispondenza e che avrebbe dovuto presto incontrare. Jeff informa Andrea della morte di Mark e gli chiede di venire ugualmente a Dallas com'era d'accordo con Mark. Quello che segue è la storia di due persone che stanno condividendo un dolore che li porta ad essere sempre più intimi, fino a coinvolgerli ad un livello sentimentale così intenso da cambiare completamente le loro vite.



Trailer in inglese:


Guarda il film:

Mio Figlio

Si tratta di una miniserie in due parti che porta finalmente all'attenzione del grande pubblico della rete ammiraglia RAI la delicata questione del rapporto tra un padre ed un figlio omosessuale, entrambi poliziotti. Si pone come un prodotto di forte impatto per il pubblico di quella fascia oraria che ha finalmente la possibilità di confrontarsi con una figura di un giovane gay visibile ed impegnato in un rilevante ruolo istituzionale. Il padre nella fiction è interpretato da un attore molto popolare e conosciuto in passato per ruoli da macho di ben altro tenore: Lando Buzzanca. Interpreta il ruolo di Federico Vivaldi, commissario di polizia pragmatico e pieno d’ironia. L'attore, orgoglioso di partecipare a questo progetto, ha dichiarato: "Il cinema ha spesso affrontato questo tema, ma mai dal punto di vista di un padre. Se riuscissimo a fare vedere questa fiction a milioni di italiani avremmo fatto un servizio civile"




Trailer: 


Primo episodio:


Secondo episodio:

Late Bloomers

La storia di due donne di mezza età, impiegate entrambe in una scuola di periferia, tra insegnanti bigotti e allievi da tenere sotto controllo. Carly, sposata con due figli piccoli, lavora come segretaria didattica; Dinah invece è single, insegna matematica e allena la squadra di pallacanestro femminile. L'interesse di Carly per il gioco la porta ad avvicinarsi a Dinah. Tra le due donne nasce una profonda attrazione che sfocia in un rapporto antitetico alle regole della famiglia, degli amici e della comunità in cui vivono.






Trailer in inglese:


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Gli Amanti passeggeri

E' il 19mo film di Almodovar, re indiscusso della commedia mediterranea, anche se lui dice che questo film "è la prima commedia (intesa come commedia vera e propria, senza impurità) che faccio dai tempi di 'Donne sull’orlo di una crisi di nervi', venticinque anni fa". Parliamo di commedia mediterranea perchè lo stesso Almodovar la distingue da quella britannica, americana o francese, specificando che "in essa predominano la passione dei personaggi, la carnalità e la mancanza di pudore, come se i personaggi non rispettassero né se stessi né gli altri... questa vicinanza con la terra e la realtà permette di parlare di problemi sociali, con molto umorismo, ridendo delle limitazioni e tragedie della vita, secondo l’epoca, e facendo spuntare la luce e le risate dentro l’oscurità". La sinossi del film è assai semplice: un gruppo di variopinti personaggi si trova in una situazione di pericolo su un aereo (Peninsula 2549) diretto a Citta' del Messico. I viaggiatori della classe business sono una coppia di novelli sposi sfiniti dai bagordi della loro festa di nozze, un finanziere truffatore, senza scrupoli negli affari, e padre disperato per l'abbandono della figlia, un dongiovanni impenitente e con la coscienza sporca che cerca di liberarsi di qualcuna delle sue amanti, una veggente rurale, una regina della cronaca rosa, e un messicano che nasconde un grande segreto, ognuno con progetti di lavoro o di fuga a Citta' del Messico. Tutti hanno paura di morire, ma il personale dell'aereo, molto 'particolare' e ognuno coi suoi problemi, fa di tutto per rassicurarli. Tra questi l'assistente di volo omosessuale di nome Joserra (Javier Camara, 'La mala educacion') che a causa di un vecchio choc e' impossibilitato del tutto a mentire. Davanti al pericolo tutti i personaggi iniziano ad aprirsi in un turbine di confessioni senza peli sulla lingua. Ma dire la verità può causare a volte ancora più panico e sconvolgimento... Come ha dello il fratello di Almodovar, Augustin, "si tratta di una una commedia spiritosa, decisamente piena di dialoghi piccanti, piena di divertimento e trasgressione" perchè, come afferma ancora Pedro Almodovar, "l’umorismo non deve preoccuparsi del politicamente corretto, al contrario. Tabù e umorismo sono due concetti agli antipodi. La commedia, di qualunque stile, consente di affrontare tutti i temi, anche quelli più scabrosi. Il genio di Charles Chaplin nel 1940 si spinse perfino a fare del nazismo incombente l’argomento di una commedia deliziosa". Nel film ritroviamo quasi tutti gli attori di punta del cinema spagnolo, come Hugo Silva, Miguel Angel Silvestre, Antonio de la Torre, Blanca Suarez, Javier Camara, Cecilia Roth, con in più camei di Penelope Cruz, Antonio Banderas e Paz Vega. Il film è prodotto da El Deseo, casa di produzione dello stesso regista, grazie esclusivamente ai soldi ottenuti dalla prevendita internazionale del film.


Trailer:



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Pink Narcissus

Un giovane di straordinaria bellezza (Bobby Kendall) vaga in un mondo idilliaco: prati verdi e polle d'acqua azzurra in cui specchiarsi incessantemente e poter così adorare la propria immagine. Il novello Narciso, che non ama altri se non se stesso, frequenta in realtà quartieri malfamati, battendo pubblici gabinetti, cercando e trovando con facilità il sesso che pure amerebbe fare da solo. Alle immagini crude di una città fantastica che compendia tutte le metropoli, si alternano i viaggi mentali di Narciso con fantasie che si inframezzano alla realtà delle scene di strada, le quali esse stesse sembrano fantasie. Si trova così prima nell’antica Roma dove contemporaneamente è il giovane imperatore ed uno schiavo di cui può disporre come meglio crede. In una plaza de toros è poi l'osannato torero vestito di un attillatissimo costume mentre affronta un ragazzo/toro. Infine si immagina in una reggia da "mille e una notte" in cui un odalisco dalle notevoli doti fa la sua danza davanti al califfo/Narciso. Tutti sogni che rappresentano per lui il suo Eden dove impera solitario e onnipotente e che, più concretamente, sono interrotti nella realtà dallo squillo del telefono oppure dal fattorino alla porta.

Trailer:


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Domenica, maledetta domenica

A Londra uno scultore giovane ed egocentrico si divide tra un medico ebreo di mezza età e una trentenne divorziata: un triangolo da cui si libererà partendo per l'America e lasciando i due ex amanti a spartirsi quelle loro domeniche "maledette" e sconsolate. Da una sceneggiatura di Penelope Gilliat, un affresco di vita borghese sensibile e malinconico, tra perbenismo, nevrosi e solitudine, che mette in evidenza quel "romanticismo malinconico e preciso, tutto sfumature, sospensioni e sguardi" che rappresenterà d'ora in poi la qualità migliore di Schlesinger. Memorabile anche per il primo bacio gay sullo schermo. Nella particina del vandalo il giovane Daniel Day-Lewis. Un insuccesso al botteghino che convinse il regista britannico a darsi alle produzioni americane. Premiato col David di Donatello nel 1972 come miglior film straniero.


Trailer:


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Better than chocolate - Meglio della cioccolata

La giovane Maggie, lasciata l'università, si guadagna da vivere lavorando in una libreria-sexy shop gaylesbico. Maggie e Kim si amano, e la mamma e il fratello di Maggie vanno a vivere con loro in una casa dove i dildos fanno da soprammobili e dove la privacy non è molto garantita, scoprendo entrambi nuove frontiere del piacere... Al tempo stesso una storia d'amore, una denuncia dell'omofobia e della censura di stato e un modello di politically correctness che ammette di buon diritto nel mondo lesbico transessuali e bisessuali, Better than Chocolate è una commedia sexy che soddisferà tutti - tranne coloro che ancora credono che non ci sia niente di meglio del cioccolato. Vincitore del premio del pubblico al London Lesbian & Gay Film Festival.




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L'Altra faccia dell'amore

Gli ultimi anni della vita di Cajkovskij quando sposò una giovane nevrotica nonostante fosse omosessuale e la sua fama di musicista aumentò in parallelo con le sue ossessioni e le sue nevrosi. Russel recupera l'esperienza fatta coi telefilm sui compositori e cerca una connessione tra la vita e la musica, in modo che non sia solo commento ma stimolo alla creazione di immagini (la sequenza del vagone letto ha momenti di forte impatto emotivo) secondo la lezione romantica per cui il genio va sempre d'accordo con la sregolatezza. Quando il film uscì ottenne il massimo dei voti da tutta la critica, ebbe molto successo e fece conoscere a tutti l'omosessualità del famoso compositore, oggi appare datato e barocco.





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Another Country - La Scelta

Il film comincia con la tenerissima storia d'amore gay e relativo coming out dei due protagonisti ancora studenti in un austero college inglese. E' uno dei primi film che affronta la tematica del rapporto amoroso gay dall'interno della coppia omosessuale. Il film analizza la vita dei rampolli dell'aristocrazia inglese nei college degli anni trenta tra dandismo, tentazioni marxiste, omosessualità, repressione e cricket, raccontata, in un lunghissimo flashback, da uno di loro diventato vent'anni dopo spia per il Kgb. Si focalizza l'ipocrisia della classe dirigente inglese attraverso il mondo del sistema scolastico pubblico. Ispirato a uno dei più famosi scandali spionistici inglesi e tratto dall'omonimo lavoro teatrale di Julian Mitchell (che firma la sceneggiatura).





Trailer:


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Poltergay

Una pazza commedia che racconta le vicissitudini di una coppia di fidanzati, Marc ed Emma, che costruisce il proprio nido d’amore in un appartamento disabitato da 30 anni. La coppia è ignara del fatto che proprio lì negli anni ’70 impazzava un bar gay dall’esplicito titolo L’Ambiguo. Dopo i primi giorni di vita a due, Marc scopre che la casa è infestata di fantasmi, sono 5 per l’esattezza, sono tutti gay ed hanno una gran voglia di continuare a vivere lo spirito disco degli anni '70 per il resto dell’eternità. La chiave narrativa del film sta nel fatto che solo Marc vede e interagisce con i fantasmi, ne subisce dispetti e avances fino a perdere la ragione. La sua fidanzata allora lo lascerà, ma a quel punto i dispettosi fantasmi gay si renderanno conto che il loro amico eterosessuale ha bisogno di loro e lo aiuteranno a riconquistare il cuore di Emma. PolterGay è una produzione francese, si tratta del primo lungometraggio cinematografico di Eric Lavaine, regista di fiction tv, nel cast nel ruolo di Emma c’è la figlia d’arte Julie Depardieu. 

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La Samaritana

 Il regista ha voluto contrapporre l'innocenza (due amiche 15enni), la sessualità e l'amore (anche omosessuale, una delle due giovani è chiaramente innamorata dell'amica), alla violenza e crudeltà insita nella morale sessuofobica che conduce il protagonista, molto religioso, a compiere efferati delitti per punire i rapporti sessuali della figlia minorenne con uomini sconosciuti. Significativa e terribile la scena del padre che uccide la figlia (scena sognata da quest'ultima): meglio morta che peccatrice! Bellissime e delicate le scene degli incontri sessuali delle minorenni con i "clienti" che il regista ci presenta quasi come incontri tra fidanzati. Il legame omosessuale tra le due giovani che si intuisce nelle prime scene del film dovrebbe giustificare l'evoluzione della storia: la ragazzina si prostituisce, restituendo i soldi ai clienti, solo per cancellare i "tradimenti" dell'amica e recuperare così l'integrità del suo amore. Come avverte il titolo, il film può anche essere letto come una parabola sull'irrazionalità dell'amore che porta la fanciulla a prostituirsi e il padre ad uccidere. Molto efficace lo stile asciutto ed essenziale della regia, che lascia lo spettatore libero di giudicare secondo le proprie inclinazioni.

Trailer:


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Pensione Oskar

Basato sul romanzo di un popolare scrittore e comico gay svedese Jonas Gardell, il film racconta la storia di una difficile liberazione sessuale. Il protagonista del film è un normale marito e padre di ben tre figli che durante una vacanza con tutta la famiglia scopre una diversa inclinazione sessuale. La causa di tutto è l'accanita corte che gli fa il giovane, biondo e bellissimo Petrus, al quale non potrà resistere.

Un Uomo da marciapiede

Vincitore dell'Oscar come miglior film, migliore regia e migliore sceneggiatura, il film rimane nella mente soprattutto per i due protagonisti maschili. Dustin Hoffman dà un'interpretazione indimenticabile di Ratso Rizzo, un truffatore dilettante sordido e scroccone che insegue sogni di gloria. Jon Voight è magnifico nel ruolo di Joe Buck, l'attraente cowboy texano dal fascino ingenuo che è convinto di essere il perfetto rimedio alla solitudine e alla fame d'amore di molte signore di New York. Joe non ama i "finocchi" ma si fa spompinare per soldi da un giovane uomo in un cinema. La sua relazione con Ratso cresce sempre più sino a diventare molto più di una normale amicizia, oltre il sesso. Io ho visto il film come un inno all'amicizia ed all'amore in senso assoluto, quello che tutti vorrebbero incontrare.








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The Joneses

In “The Joneses” siamo nella ricca periferia americana. La famiglia Jones si trasferisce in un elegante quartiere residenziale e diventa immediatamente un modello da imitare per tutto il vicinato. I Jones sembrano infatti perfetti in tutto: belli, innamorati, impeccabili, sempre alla moda e all’avanguardia. Tutto ciò che fanno e che possiedono, insomma, rende all’istante invidioso il resto del mondo. La famiglia ideale però nasconde un segreto: i Jones non sono “reali” ma sono essi stessi un prodotto di marketing che serve a vendere oggetti e un intero stile di vita… Kate, Steve, Mick, e Jenn Jones compongono la tipica famiglia modello americana. La bellissima moglie Kate è leader di un team di marketing illegale, venditori professionisti che sfruttano la loro vita sociale quotidiana per promuovere dei prodotti. Il loro abbigliamento, accessori, mobili e persino il cibo sono attentamente selezionati e forniti da varie aziende per creare visibilità in un mercato di consumo auspicabile. Mentre la squadra di Kate è molto efficace, Steve è una novità per il team, mentre Jenn è una ninfomane, con l'abitudine di provarci con tutti i suoi falsi padri. Il team si inserisce benissimo nella comunità in cui vive, spostando l'attenzione delle persone sui prodotti che la ricca famiglia possiede. Presto, i negozi e le imprese locali si adattano allo stile di vita dei Jones, ormai diventata il modello della città. Tuttavia, alla fine dei 30 giorni di revisione, Steve scopre che ha i più bassi numeri di vendita della squadra, e il lavoro di Kate è in pericolo a meno che Steve raggiunga il suo obbiettivo prima della prossima revisione, 60 giorni dopo. Steve comincia a trovare una tattica di vendita che funziona giocando sui problemi dei suoi vicini. Steve inizia ad allontanarsi dalla sua finta famiglia, dedicandosi costantemente al suo obbiettivo ottenendo risultati. Ora i confini tra la recitazione e le realtà iniziano a rompersi. Jenn sogna di fuggire con il vicino, fino a quando scopre che lui la stava semplicemente usando. Mick ha una crisi di coscienza, quando Naomi ha un incidente d'auto dopo aver bevuto troppo alla festa, in cui egli ha servito vino per soli fini commerciali. Peggio ancora, quando Mick cerca di rivelare la sua omosessualità al fratello di Naomi, il quale poi lo prende a pugni...
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Trailer in inglese:


Prima parte:


Seconda parte:




Amore in sciopero

In questo film, dello stesso regista del divertente Trick, amore, famiglia, politica e diritti al matrimonio entrano in collisione quando Shel (John Stamos, recentemente entrato nel cast di ER), un p.r. di feste gay, decide di organizzare le nozze del fratello etero Ben (Eric Dane, visto in X-Men e Grey's Anatomy) con Maggie (Somerville), la figlia del Governatore del Maine (James Brolin, marito di Barbra Streisand). Quando Shel scopre che Ben, in quanto manager per le campagne del suo futuro suocero, ha scritto il discorso fatto dal Governatore contro i matrimoni omosessuali, decide di iniziare uno sciopero in favore dei diritti civili per i gay. Questa sua iniziativa ottiene subito una vasta adesione e diventa un fatto politico di rilevanza nazionale. Cosa succederà quindi ai nostri eroi?... Un film dove l'impegno politico è evidente, ma fatto e interpretato in modo assai divertente e coinvolgente. Negli USA, trasmesso dal canale A&Etv, è diventato un manifesto LGBT. Sul sito del film (disponibile non per molto) un interessante forum e info sulla legislazione mondiale dei diritti gay.

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L'Età acerba

Bellissimo film sulla gioventù e sulla scoperta di se stessi. La storia si svolge nelle campagne del Sud-Ovest della Francia. Tre giovani si incontrano e si scontrano su quello che sarà poi la loro vita: passioni politiche, scoperta dell'amore e scoperta della propria omosessualità, pragmatismo e ideologia, paura dei sentimenti e distacco dal mondo degli adulti (bellissima la scena del colloquio col negoziante omosessuale). Un film intenso e coinvolgente che non vi lascerà indifferenti. I protagonisti, quasi tutti esordienti, sono credibili e godibili.






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Camere e corridoi

Leo vorrebbe una relazione stabile ma non esce mai di casa, al contrario di Darren, il suo coinquilino, che ha una vita sociale attivissima e una relazione con l’agente immobiliare Jeremy che consuma nei vari appartamenti da affittare. Adam invita Leo in un gruppo di autocoscienza New Age e questi confessa di essere attratto da un uomo. Opera seconda della regista di ‘Go fish’ che trasferisce l’azione da San Francisco a Londra e resta fedele al suo cinema dai dialoghi brillanti e dalle tematiche queer. Divertente e scanzonato, tra vorticosi giri di lenzuola e riflessioni esistenziali. La Troche è bravissima nell’analisi sociologica del mondo gay, nel rendere il senso di appartenenza a un gruppo più che a una vera e propria comunità.








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Sono Positivo

La prima commedia italiana sarcastica sull’Aids indaga la vita di una famiglia di meridionali. Gli sfortunati familiari scoprono di essere tutti sieropositivi. E ognuno vuole risalire a chi l’ha contagiato. Vengono così a galla verità impensabili e rapporti segreti tra il marito ipocondriaco, la moglie frustrata, il fratello gay della moglie e l’amico di famiglia scroccone. Paradossalmente, la malattia servirà a tutti per riscoprire se stessi. Film discontinuo e debole sia nella sceneggiatura che nei contenuti che vorrebbero essere liberatori ma risultano solamente patetici.

Il Prete

Un bel film che mostra ancora una volta l'ipocrisia della società verso i problemi sessuali. Un giovane prete, appena arrivato in un quartiere popolare di Liverpool, si trova a combattere contro padre Matthew che arringa i fedeli con convinzione e poi convive con la perpetua, contro un segreto professionale di violenza incestuosa e contro la propria omosessualità, vissuta clandestinamente con forti sensi di colpa. Forse abbiamo troppa carne al fuoco, ma tutte le problematiche sono affrontate, e quindi unificate, da una regia convinta e combattiva che ha l'obiettivo unico di farci comprendere l'ingiustizia e l'ipocrisia dominante. Assai spinta e godibile la scena d'amore gay.





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Il Sapore del grano

Acclamato alla Mostra dei Cinema di Venezia racconta la storia di un giovane maestro, Lorenzo (Lorenzo Lena) che va ad insegnare in un paesino Veneto, un luogo dall'atmosfera incontaminata, quasi fuori dal tempo. Qui il dodicenne Duilio, suo alunno, si innamora di lui e gli si offre con la naturalezza della sua età; ma Lorenzo non riuscendo a vincere la propria riluttanza, finisce col respingerlo. Il film è molto discreto ma provocò ugulamente l'intervento della censura.












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Rosatigre

Tonino De Bernardi, (forse) unico regista underground italiano ha dichiarato: "È un film sugli opposti e sulle scelte divaricanti. Oppone il maschile e il femminile che sta in ognuno di noi e racconta la storia di chi, maschio per nascita, si trova di fronte al bivio interno più estremo tra il dovere-volere essere uomo o donna". E' la storia di Antonello, un ragazzo napoletano che a Torino si prostituisce, vestito da donna, col nome d'arte Rosatigre. Un suo amico del cuore, Sasà, cerca di riportarlo a Napoli dove la storia si svolge nei giorni tra Natale e l'Epifania, quando lo ha raggiunto anche Wanda, una collega di lavoro. Lei incontra un amore, l'Americano, mentre lui porta a termine il tormentato rapporto con Sasà e decide di riprendere la sua vita a Torino. Presentato al festival di Venezia non ha riscosso grandi consensi.




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Ken Park

Ken Park e’ un adolescente che vive in un ordinato sobborgo di Los Angeles, che un giorno si suicida sparandosi alla tempia. Gli amici di Ken non hanno vite meno scioccanti: Shawn la mattina marina la scuola per avere incontri sessuali con la madre della propria fidanzata; Peaches è succube di un padre che la crede ancora pura e illibata; il sensibile Claude deve subire le pulsioni incestuose di un padre ubriacone; Tate vive con due nonni che sembrano usciti dalle pubblicità televisive e pratica una sorta di onanismo estremo. L'occhio implacabile di Larry Clark, pioniere di un esibito voyeurismo, già all'indice per film espliciti quali "Kids" e "Bully", mostra le vite vuote di questi ragazzi, che non trovano dialogo e felicità se non nel sesso, vissuto senza freni né disperazione; avvicinandosi con studiata oggettività alla pornografia, Clark varca senza pudori la soglia del manierismo e della malizia, addentrandosi nella parte più innominabile del lato oscuro del sogno americano: una legione di ragazzi che non crede più a nulla, e nulla chiede se non, disperatamente, amore e comprensione. Un film coraggioso, anche se non per tutti i palati.
Tra le varie storie raccontare, quella di Claude, un ragazzo tormentato dal padre a causa della sua effeminatezza. Effeminatezza che diventa una vera ossessione per il genitore. Fino a quando una sera il padre torna a casa ubriaco e si infila nel letto del figlio...

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Amici per sempre

I dodicenni Dexter ed Erik, che frequentano la stessa classe con un poco d'antipatia l'uno verso l'altro, tanto più che circola la voce che Dexter sia portatore di AIDS, abitano in due villini adiacenti, con una staccionata in comune che divide i loro giardini. Sono ragazzi molto soli: Linda, la mamma di Dexter, lavora in un supermercato e non ha molto tempo da dedicare al figlio, gracile di salute, che pur ama e chiama affettuosamente "dolcezza"; Gail, la mamma di Erik, è un'alcolista che vuol bene al ragazzo ma lo trascura a motivo del bere diventando irritabile e nervosa. Quando, un pomeriggio, Erik sente tossire Dexter dall'altra parte della staccionata lo invita a giocare a battaglia navale e, incurante delle dicerie e delle provocazioni dei coetanei, gli diviene inseparabile amico e tenta a modo suo di aiutarlo ad uscire dal male di cui ignora la pericolosità con diete discutibili a base di merendine dolci e d'infusi d'erbe, talvolta addirittura velenose. Gradatamente i due amici cominciano ad avventurarsi in scorribande fuori dai loro recinti protetti, finché Erik, venuto a conoscenza che uno specialista di New Orleans sta sperimentando positivamente nuove terapie per la cura dell'AIDS, e non avendo il senso delle distanze, riesce a convincere Dexter a una fuga verso quella meta, che - ne è convinto - restituirà la salute all'amico. Il viaggio dei due ragazzi, dapprima in un gommone, poi su un battello di gente senza scrupoli, è un insieme di eccitanti novità, imprevisti e rischi, che mettono a dura prova la precaria salute di Dexter. Finalmente riescono a telefonare a Linda che si precipita a riprendere i due fuggitivi e a ricoverare il figlio in una struttura ospedaliera adatta. Erik non abbandona l'amico: è sempre accanto al suo letto, anche contro il parere della madre, alcolista e nevrotica, ma pure allarmata per il rischio che il figlio corre di contrarre il terribile male. L'inventiva di Erik per tenerlo allegro e fargli dimenticare il male non conosce limiti, ma le cure non giovano.

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Harry + Max

Harry è un 23enne che ha abbandonatao la famiglia ed è diventato un musicista rock di successo. Sente però il bisogno di avvicinarsi al fratello 16enne Max, sia per l'amore che gli porta che per difenderlo da una madre che vorrebbe sfruttarlo nel mondo della musica rock. Max ha sempre voluto seguire le orme del fratello maggiore, dal quale si è sempre sentito attratto anche sessualmente. In una gita in campeggio di pochi giorni che fanno insieme, vengono in superfice i problemi che da anni li accompagnano. Max, gay sereno e consapevole, continua a sentire attrazione per il fratello che però sembra respingerlo. In seguito, ritornati in città, Max sembra essersi chiarito le idee, anche per il comportamente urtante del fratello, che ora invece vorrebbe iniziare un rapporto sessuale con lui. Harry si trova in un difficile tunnel, soffre la sua dipendenza emozionale da Max, il peso dei ricordi, l'alcoolismo, il suo abbandono della famiglia, la crisi con la sua band, ecc. Tutti problemi che attendono una risoluzione per potere proseguire verso la maturità. Un film forte e duro sul problema dell'incesto tra fratelli che la regia affronta comunque con coraggio.

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Watercolors

Della serie il primo amore non si scorda mai. Un giovane artista di talento, Danny, è arrivato alla vigilia della sua prima mostra a New York. L'esposizione ha per tema i momenti erotici del suo primo amore, protagonista Carter, un inquieto e atletico giovane che la depressione e l'incapacità ad accettarsi portarono in seguito al suicidio. Attraverso una serie di flashback vediamo la nascita della relazione tra i due studenti, con il timido Danny che aiuta il campione di nuoto Carter negli studi e l'irrequieto Carter che cerca di fare uscire Danny dal suo guscio invogliandolo a seguire la sua passione per l'arte... e per l'irrompente sessualità... Con gli incoraggiamenti di tre differenti e forti donne, Mrs. Martin, l'isegnante d'arte dallo spirito libero, Andy, la sua migliore amica con gravi impedimenti fisici, e Miriam, la madre ex alcoolista e devota religiosa, Danny impara a usare la sua creatività per superare il suo dolore. Quindici anni dopo, Danny si trova davanti alla possibilità di perdere il suo attuale compagno, Allan, se non promette seriamente di non dipingere più il suo primo amore Carter.

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Lezioni di felicità

Questo primo film dello scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt si presenta come una commedia che sconfina nel musical ma che non disdegna riferimenti culturali ambiziosi, come il paragone con la vita del Cristo (visto attraverso l'immaginazione della protagonista) e una debole critica alla società intellettuale parigina (alla quale sarebbe da preferire l'onestà e la semplicità degli scrittori di romanzi rosa). Questi ultimi aspetti del film sono comunque i meno riusciti e quelli che rendono l'opera, in alcuni momenti, un po' discontinua. Grandissima la performance della protagonista, Catherine Frot, che avevamo già ammirato nel cupo "La voltapagine", e che qui, al contrario, ci inonda di serenità e felicità. Come poi possa essere felice una quarantenne vedova da dieci anni che lavora come commessa in un grande magazzino e deve star dietro a una figlia senza lavoro che si è portata in casa un ingombrante e insignificante amante, e un figlio gay, Rudy, che, naturalmente, pensa solo al sesso, è spiegato dal messaggio cristiano-letterario che sottende al film. Al di là del messaggio il film si lascia gustare proprio quando se ne dimentica e ci fa entrare nel quotidiano mondo variopinto di una commessa di supermercato (deliziose le scenette al banco dei cosmetici o della lingerie) o di una composita famiglia proletaria. In quest'ultima il figlio gay, utilizzando tutti gli stereotipi del caso (naturalmente lavora come parrucchiere, cambia di continuo gli amanti, pensa e vede solo sesso, si dipinge le unghie dei piedi, indossa tutù di banane, ecc.), è grande alleato e ispiratore della madre (che lo ricambia definendolo il personaggio più a posto della famiglia), forse ancora di più dei romanzetti rosa che le avrebbero "salvato la vita". Rudy contribuisce ampiamente a creare quell'atmosfera "camp" che pervade e rende piacevole gran parte del film, insieme agli esilaranti "voli" della madre e alle sue brillanti performance di ballerina casalinga. Consigliato a chi ama i romanzetti rosa (gay e non) e le commedie alla Mary Poppins, naturalmente aggiornate.

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La legge del desiderio

Un gioco di domino di amore inappagato. Un regista gay ama qualcuno che non lo ricambia. Questo uomo è assassinato da un altro uomo innamorato del regista. Come in tutti i film di Almodovar in questa commedia-tragedia c'è molto di più di quello che appare in superfice, forse troppo. Incluso la sequenza iniziale con un bellissimo giovane che si masturba. Abbandonate le provocazioni dei film precedenti, il regista costruisce un melodramma sul desiderio e la passione che però tradisce le regole del genere: romantico e tenero malgrado la scabrosità del tema, sfiora in più di una scena l'umor nero scivolando verso toni corrosivi e grotteschi. Grande Carmen Maura, che nella parte dell'attrice Tina, si esibisce in una singolare versione del monologo "La voce umana" di Jean Cocteau. Nel ruolo dell'avvocato, Augustin Almodovar, produttore e fratello del regista.




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Albert Nobbs

Coinvolgente dramma gender di Rodrigo García con una straordinaria Glenn Close nel difficile ruolo di un maggiordomo del Morrison’s Hotel di Dublino alla fine dell’800. Non il classico ‘travestimento’ alla Yentl di una donna etero nei panni di un maschio, bensì il caso di una donna lesbica con divisa maschile che cerca moglie e conoscerà un decoratore accasato (Janet McTeer) che in realtà è una donna omosessuale convivente con la propria compagnia. Una vertigine di genere che trova massima espressione nella scena più bella del film: le due donne, finalmente in abiti femminili, corrono su una spiaggia con movenze e falcate da veri uomini (e sono interpretati da due donne!). L’immobilità trattenuta, lo sguardo disperato, il desiderio imploso nell’espressione quasi statuaria di un’eccezionale Glenn Close la fanno sparire completamente dietro al personaggio che sembra incarnare con una familiarità assoluta. In ruoli minori troviamo anche l’Alice burtoniana Mia Wasikowska, brava protagonista dell’ultimo, delicatissimo, dramma di Gus Van Sant "Restless", l’avvenente Jonathan Rhys Meyers nei panni di un visconte festaiolo e la mai dimenticata Brenda Fricker, premio Oscar per "Il mio piede sinistro". Pur senza avere grandi guizzi nella progressione narrativa, "Albert Nobbs" vanta una ricostruzione storica e d’ambiente piuttosto accurata e forse mai si era vista al cinema una storia d’identità intergenere così credibile in un’epoca storica dove imperversavano invece ordinari travestimenti teatrali o goliardici mascheramenti carnevaleschi. 

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Y tu mama tambien - Anche tua madre

Film on the road leggermente anomalo, soprattutto per la giovane età dei protagonisti maschili. Si tratta di una educazione sentimentale che inseriamo in questo elenco solo per un bacio appassionato tra i due protagonisti, che arriva alla fine del loro viaggio ma che il regista si premura di farci capire che non è rivelatore di un diverso orientamento sessuale ma solo un episodio estemporaneo dovuto probabilmente alla carica erotica accumulata, naturalmente eterosessuale. Infatti anni dopo, i due giovani protagonisti si reincontreranno casualmente in strada e scopriranno di non avere ormai alcunché da dirsi. Il film ha avuto un notevole successo.





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Quando cala la notte - When Night Is Falling

Camille e il suo compagno Martin sono due stimati insegnanti di un istituto religioso. Le loro possibilità di carriera sono però implicitamente condizionate dalla regolarizzazione della loro unione. Martin è pronto ad adeguarsi, mentre Camille comincia ad interrogarsi sui suoi sentimenti. La morte del suo cagnolino crea una piccola smagliatura nell'autocontrollo di Camille, facendo emergere poco a poco la sua emotività. E' in questo momento che Camille incontra Petra, fantasiosa ed avvenente artista circense. Inizialmente lieve, poi dirompente, tra le due donne nasce una passione che travolge ogni ostacolo. Narrato con sapienza dalla regista Patricia Rozema, che mette in scena paura e meraviglia dell'amore omosessuale.



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Il Soldato americano

Un sicario americano viene contattato e assunto da poliziotti tedeschi. Il compito che deve assolvere: eliminare personaggi scomodi, alcuni "puliti", altri meno. Proposto in versione originale con i sottotitoli, perde un po' della sua crudezza e della denuncia sociale. Fassbinder resta sempre un maestro.











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Orange is the New Black

Piper Chapman è una donna proveniente dal Connecticut, residente a New York, che viene condannata a scontare quindici mesi al Litchfield, un carcere federale femminile, per aver trasportato una valigia piena di soldi della droga per Alex Vause, una trafficante di droga internazionale e un tempo amante di Chapman.


Primo Episodio - I wasn’t ready:

Secondo Episodio - Tit Punch :

Terzo Episodio - Lesbian request Denied:

Quarto Episodio - Imaginary Enemies:

Quinto Episodio - The Chickening:

Sesto Episodio - WAC Pack:

Settimo Episodio - Blood Donut:

Ottavo Episodio - Moscow Mule:


Nono Episodio - Fucksgiving


Decimo Episodio - Bora Bora Bora


Undicesimo Episodio - Tall Men With Feelings


Dodicesimo Episodio - Fool Me Once


J'ai tué ma mère - Ho ucciso mia madre

Opera prima del diciannovenne Xavier Dolan, uno stile tra Woody Allen e Antoin Doinel, il film è l'aspro ritratto di un ragazzo gay e del suo complesso edipico, presentato con la libertà propria solo dei giovani. Hubert Minel non ama sua madre. “Dall'alto” dei suoi sedici anni, la valuta con disprezzo, vede solamente i suoi pullover trasandati, con le loro decorazioni kitch e le briciole di pane che appaiono visibili tra le sue labbra quando mangia rumorosamente. A ciò si aggiungono le manipolazioni ed i sotterfugi da lei compiuti ad arte per indurre in lui sensi di colpa e altri sentimenti sgradevoli. Confuso per questo relazione di amore e odio che lo assilla sempre più, Hubert attraversa intanto le esperienze tipiche dell'adolescenza: scoperte artistiche, esperienze illecite, grandi amicizie, sesso. 





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Laurence anyways

Laurence è un insegnante trentacinquenne con una grande passione per la poesia e la letteratura. Da due anni convive con Fred, una ragazza spontanea e gioiosa che lavora come assistente alla regia su importanti set cinematografici. Siamo in Canada, è il 1989 e l'esistenza felice della coppia viene travolta dalla scioccante rivelazione di Laurence: "voglio essere una donna, per più di trentanni ho mentito a me stesso e mi sono travestito da uomo, ma ora non posso più continuare così". Fred ovviamente non sa come rispondere ad una tale rivelazione; perdendo un uomo, la figura che le dava forza e confidenza, come può il loro amore, la loro relazione sopravvivere? ... In dieci anni i due protagonisti si cercano e continuano ad amarsi, spesso da lontano, perché la storia raccontata da Dolan non è tanto una riflessione sociale o personale, ma una vera e propria grande storia d'amore, che va oltre le apparenze, le regole, il sesso, ma nonostante tutto questo è un amore impossibile, in maniera non diversa poi da quelli rappresentati dai due precedenti lavori del regista. La differenza semmai è nell'universalità di questa storia contrapposta invece allo sfogo intimo, rabbioso ed adolescianziale dell'ottima opera di debutto; Dolan sembra aver raggiunto con questo Laurence Anyways una maggiore consapevolezza non solo dei propri mezzi ma anche delle infinite possibilità offerte dal suo talento e da questa sua vocazione filmica. E parte integrante di questa maturazione è anche la scelta/necessità di rimanere per una volta solo dietro la macchina da presa, affidarsi completamente ad altri attori, e il risultato sono due performance di grande impatto da parte di Melvil Poupaud e Suzanne Clément, con quest'ultima in particolare a brillare con un personaggio con cui è facile empatizzare e davvero difficile da dimenticare.

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Les Amours imaginaires - Amori Immaginari

Secondo lungometraggio autofinanziato del giovanissimo canadese Xavier Dolan, 21 anni compiuti il 20 marzo, che lo scorso anno anno aveva presentato a Cannes la sua originale opera prima "J’ai tué ma mère", film sul passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Con questo film, Dolan ha detto di essere passato "ad un cinema più adulto, che tratta di come reagiamo davanti al rifiuto, alla solitudine, al dolore." Francis (Dolan) e Marie (Chokri) sono due amici che s'innamorano dello stesso uomo, Nicolas (Schneider), un giovane che proviene dalla campagna e che si è appena installato a Montreal. Un vero colpo di fulmine per entrambi che s'ingegnano, ciascuno per conto proprio, come in un malefico duello, di attirare le attenzioni di Nicolas. Di volta in volta, la tensione tra i personaggi cresce sempre più e presto ognuno di loro interpreta in modo ossessivo i comportamenti ambigui e distruttivi dell'oggetto del loro desiderio. "Una intensa disamina delle diverse tappe della caccia amorosa, dalla seduzione all'ambiguità, dall'ambiguità alla spiegazione, dalla spiegazione al rifiuto, dal rifiuto al dolore, dal dolore alla guarigione" così il regista commenta il suo film, aggiungendo che nel film c'è anche una vena comica, "che non è una comicità dell'assurdo o del burlesco come nel mio precedente film. E' un altro umorismo, più verbale. Qui presento un altro stile, un altro tono, veramente un'altra cosa".

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Correndo con le forbici in mano

Il film è basato sull'intensa biografia dell'autore gay Augusten Burroughs, da lui scritta nel romanzo "Correndo con le forbici in mano" (uscito per Alet nel 2004), tradotto in film dal regista e sceneggiatore gay Ryan Murphy, qui al suo debutto con un cast di prima grandezza. Cresciuto negli anni '70, il giovane Augusten deve subito fare i conti con una famiglia della classe media americana assai particolare, con un padre alcoolizzato e una madre bisessuale che si ritiene una poetessa, delusa perchè non riesce a diventare famosa. Quando i suoi genitori divorziano, la madre lo manda a vivere col suo eccentrico psichiatra e la sua famiglia allargata (tra cui anche il pedofilo Neil interpretato da Joseph Fiennes). Il film racconta la cronaca della sopravvivenza di Augusten in queste difficili e straordinarie circostanze con una galleria di personaggi esilaranti a cominciare da Augusten con le giacche blu navy, il sogno glamour di diventare parrucchiere per dive o medico in una soap-opera e la naturalezza con cui simula il suicidio per non andare a scuola; il dr. Finch lo psichiatra che vive in una casa tutta rosa con la moglie che sgranocchia croccantini per cani, i loro sette figli, confusamente biologici e adottivi, e tutti i pazienti che frequentano la "pink house".

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No night is too long

La vita del giovane Tim Cornish è iniziata con grandi promesse. Favorito da un aspetto piacevole, Tim gode delle attenzioni di tutti e lascia molti cuori infranti, anche perchè non si decide mai a completare una relazione, nè con donne nè con uomini. All'università è stato tra gli studenti preferiti di un prestigioso corso sulla scrittura creativa. Qui ha incontrato Ivo Steadman, un paleontologo, del quale s'innamora e col quale inizia una storia passionale che però non dura molto. Ivo, più adulto, ha un atteggiamento paternalistico e Tim si allontana sempre più da lui. Prima di partire per un viaggio di lavoro in Alaska che devono fare insieme, Tim incontra Isabel e se ne innamora, promettendole di rivederla dopo il viaggio. Ma come farà a staccarsi definitivamente da Ivo? Eventi drammatici e tragici lo aspettano nei prossimi due anni...



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